01-Inchiesta del corriere su CCSVI

Paolo Zamboni, brillante chirurgo vascolare dell’Università di Ferrara, propone, in collaborazione con colleghi neurologi dell’ospedale Bellaria di Bologna, un approccio radicalmente alternativo alla comprensione sulla diagnosi e terapia della sclerosi multipla.

In una conferenza a Londra spiega nel 2006 la sua “grande idea”: le placche della sclerosi multipla sarebbero nel meccanismo della loro formazione simili alle ulcere croniche delle gambe che lui conosce bene e sul cui meccanismo di formazione ha lavorato e pubblicato molto, un’infiammazione cronica causata da un’insufficienza venosa, un riflusso o ristagno del sangue sulla sua via di ritorno dal cervello al cuore.

 

Inserire questo video:

Avrebbe avuto questo pensiero osservando casualmente un tale riflusso in un paziente con sclerosi multipla eseguendo un normale Doppler delle carotidi. A sentirla così, l’idea sembra inverosimile a chi segue e si occupa di sclerosi multipla, in quanto la patogenesi auto-immune della malattia è documentata da un’infinita mole di lavoro sperimentale ed è ancora oggi generalmente condivisa.

 

Il 3 febbraio il Corriere della Sera, nel suo inserto salute, pubblica un’ampia inchiesta su CCSVI.

Qui potete scaricare l’inserto:

Corriere della Sera, inchiesta su CCSVI

Il 4 febbraio del 2013 il professor Paolo Zamboni ripercorre la storia della sua intuizione su una possibile correlazione tra problema vascolare e sclerosi multipla.

 

Qui potete scaricare l’articolo del Corriere relativo all’intervista al professor Paolo Zamboni:

Corriere della sera, intervista a Zamboni

Nei giorni successivi il corriere della sera ritorna con uno speciale video per approfondire l’inchiesta della giornalista Cristina D’Amico.

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