6- Seconda lettera a Mario Battaglia
Bologna, 22 settembre 2009
Alla cortese attenzione Prof. Mario Battaglia
Presidente FISM
Caro Mario,
avendo difficoltà a contattarti, e non avendo sino ad oggi ricevuto alcun riscontro alle mie precedenti, ti invio questa mail in relazione all’incontro che stiamo organizzando per la giornata del 15 ottobre.
L’invito a promuovere questo incontro con il Nobel Kary Mullis mi è giunto dal Prof. Giorgio Cantelli Forti e dal professor Massimo Cocchi, in allegato ti invio i loro curricula.
Il Prof. Giorgio Cantelli Forti è da sempre molto vicino alla nostra Associazione, anche in virtù del fatto che la sorella Maria Carla è la nostra Vice-Presidente e dalla nostra colleganza in Ateneo.
Il Prof. Cocchi da anni collabora con Mullis e, nel corso di questo incontro, presenterà il filone di ricerca che ha portato ad evidenziare una teoria che potrebbe rivoluzionare diagnosi e cura nel campo delle depressioni. Il professor Enrico Granieri, che con me lo ha incontrato al fine di organizzare questo evento, meglio potrà spiegarti il senso di questo filone di ricerca.
Quanto sopra detto sarebbe auspicabile una tua presenza nel tardo pomeriggio del 15 ottobre.
Ciò detto vorrei sottoporre alla tua attenzione che quanto sta accadendo a Bologna, in relazione alle ricerche messe in campo dal Dott. Salvi e dal Prof. Zamboni, ha posto la nostra Sezione in notevole imbarazzo non solo nei confronti di nostri associati ed altri ammalati che a noi chiedono lumi sul da farsi, ma anche in relazione al fatto che sul nostro territorio i rapporti con la Fondazione presieduta dal Prof. Roversi Monaco sono di strategica importanza.
Ho così dovuto tamponare la pressante richiesta di informazione pubblicando sul sito di AISM Bologna una informativa che, presumo, avrai letto e, spero, condiviso.
Vorrei, allora e su suggerimento del Prof. Giorgio Cantelli Forti che è molto vicino al professor Roversi Monaco, utilizzare questo incontro con il Nobel per vedere se è percorribile un tuo incontro con lo stesso Roversi Monaco per verificare se di fronte ad una intuizione scientifica che mira ad approfondire la relazione fra CCSVI e Sclerosi Multipla, anche così come auspicato dai promotori della ricerca e dalla Fondazione Hilarescere che continua a sostenere finanziariamente le ricerche, dare l’avvio ad un protocollo mirato per la presa in carico di pazienti al fine di produrre una casistica che dia una serie di riscontri tali da diffondere i protocolli della sperimentazione. Dando così eventuale valenza scientifica ad una intuizione ed una speranza ai malati di sclerosi multipla.
Un saluto cordiale.
Francesco Tabacco, Presidente Sezione AISM provinciale di Bologna.