7- Invito al presidente Mario Battaglia
Il Presidente della Sezione AISM di Bologna invita il Presidente Nazionale AISM Mario Battaglia a presenziare al Convegno Scientifico con il Premio Nobel Kary Mullis
Bologna, 12 ottobre 2009
Caro Mario,
trovo solo ora il tempo per rispondere alla tua del 5 ottobre.
In allegato ti invio la copia definitiva del Programma-Invito al Convegno di cui in oggetto.
A seguire alcune note informative, avrei preferito fartele acquisire di persona.
La Fondazione Hilarescere è parte del progetto della Regione Emilia Romagna di “Clinical Governance” sulla sclerosi multipla assegnato al Prof. Zamboni ed al Dott. Salvi.
Nella fase istruttoria, l’intero agire in questa ricerca dei due è stato oggetto dell’analisi della Dottoressa Graziella Filippini, esperta di statistica medica applicata al campo neurologico, del Besta di Milano su incarico diretto della Regione.
Il consenso del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara alle procedure endovascolari ideate dal Prof. Zamboni, pur facendo riferimento ad un primo studio pilota su una ventina di pazienti, è stato successivamente confermato dal parere positivo del Comitato Etico dell’Università di Stato di New York, sede di Buffalo, e dell’Università di Stanford in California. Entrambe queste Università hanno espresso parere positivo all’uso di queste tecniche in pazienti con malformazioni venose con associata sclerosi multipla
L’articolo “Zamboni P, Galeotti R, Menegatti E, Malagoni AM, Tacconi G, Dall’Ara S,Bartolomei I, Salvi F. Chronic cerebrospinal venous insufficiency in patients with multiple sclerosis. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2009 Apr;80(4):392-9” è, in questo momento, la pubblicazione scientifica più scaricata da INTERNET al mondo poiché ciò che è stato scoperto è una patologia fino ad oggi sconosciuta consistente in una malformazione vascolare congenita definita, con una sigla ormai condivisa a livello internazionale, CCSVI: un’insufficienza venosa cronica cerebro spinale.
CCSVI ha trovato definitivo riconoscimento internazionale venerdì 4 settembre al “Convegno Mondiale di Patologia Venosa a Montecarlo, UIP 50”, con voto favorevole di 47 Paesi come descritta, sia nella diagnosi che nella cura, dal Prof. Zamboni. Ciò significa che il Prof. Zamboni, peraltro insigne ricercatore di livello internazionale sulla patologia venosa, trova grande credito nel consesso dei chirurghi vascolari.
CCSVI è, dunque, oggi inserita nel nuovo Documento di consenso sulle malformazioni dell’apparato venoso con voto favorevole ed unanime degli esperti.
Era presente, sia il 4 che l’8 settembre a Bologna, il Prof. B.B. Lee, della George Town University e Presidente della Consensus Conference, e questo conferisce particolare rilevanza all’autorità scientifica del Prof. Zamboni. Non possiamo ignorare che il riconoscimento nosografico della malattia venosa ha un suo impatto che travalica i confini nazionali e che, quindi, il Prof. Zamboni gode di grande fama e considerazione per aver per primo riconosciuto la patologia venosa e per aver chiesto al consesso internazionale il riconoscimento ufficiale della patologia.
La National MS Society (omologa Americana di AISM), intervenendo il 6 ottobre con una nota sul proprio sito web, pur manifestando prudenza, non esclude di poter finanziare questa ricerca qualora dovesse ricevere una domanda di finanziamento.
Il giorno 16 vi è, a mio avviso, l’opportunità di avviare un percorso di dialogo costruttivo che stemperi le incomprensioni che si son venute a creare tra i neurologi della nostra Regione, il Gruppo di Ricerca che al professor Zamboni fa capo, i malati che bussano alle nostre porte.
In tutto questo AISM ha ed avrà un ruolo determinante. Se mi permetti un ultimo consiglio, sarebbe opportuno coinvolgere nell’incontro separato con il professor Fabio Roversi Monaco, al quale certo non posso suggerire chi invitare, il professor Enrico Granieri che:
- E’ un neurologo importante per la nostra Regione e conosce bene la nostra realtà (Baruzzi, Stecchi, Tolaecc);
2. Conosce molto bene la malattia: è Direttore del Progetto di Ricerca Sanitaria finalizzata triennale sul registro SM e Biobanca sui markers di malattia; a questo progetto partecipano tutti i gruppi SM della Regione e di San Marino;
- Conosce AISM ed è considerato;
- Conosce personalmente e stimail Prof. PaoloZamboni;
- E’persona molto equilibrata e mentalmente aperta;
- Per quanto perplesso, è firmatario della lettera dei neurologi dell’Emilia Romagna in quanto Direttore del Centro SM di Ferrara che deve vedersela anche lui con i pazienti e con gli amministratori dell’Ospedale, si è sempre mostrato interessato e incuriosito sulla ricerca di Zamboni e ne vedrebbe anche applicazione pratica nelle cure mirate a particolari sottogruppi di malati, sempre che – prima di rendere ufficiale la procedura – si svolgano studi controllati secondo i canoni classici degli studi sulle terapie;
- Ha suggerito che – aldilàdi conflitti tra neurologi e gruppo di medici di Zamboni – potrà essere utile che questo tipo di ricerche e di cure proseguano affiancate da un gruppo di esperti scelti a livello internazionale che senza pregiudizi, faziosità locali o semplicistici entusiasmi dettati da scarsa conoscenza sul tema e da aneddotica su guarigioni o miglioramenti non controllabili, possa finalmente dare risposta alle nostre domande e alle nostre perplessità, e possa eventualmente avallare la nuova “terapia”del Prof. Zamboni, o rigettarla.
Un caro saluto.
Francesco Tabacco