02-Continuità nel solco tracciato dal Presidente Gualtiero Nicolini
Carissimo Gualtiero, siamo tutti noi consapevoli che spesso le parole non servono per confortarci.
Le risposte alle nostre domande, con particolare riferimento a quelle attinenti alla nostra intimità, dobbiamo ricercarle dentro di noi.
Sono, contestualmente, consapevole che nei nostri momenti bui occorre comportarsi in modo da concedere al dolore solo quanto la natura richiede, non quanto le convenzioni dicono.
Nonostante i problemi che talvolta ci hanno intimorito se ora sono la persona che sono, lo devo anche a persone che come te, in particolare e nei miei momenti più bui, mi hanno insegnato a non abbattermi e mi hanno trasmesso il coraggio e l’intelligenza per affrontare ogni problema e ogni situazione.
Ora a te chiedo, e sono certo che con me condividono tutti i membri del Direttivo, di non rifiutare il nostro invito a non abbandonare la nave.
Sì, lo so, spesso abbiamo identificato questa come la nave dei folli! … Ma, come ben descriveva Erasmo da Rotterdam, a volte la follia va elogiata, perché, forse i pazzi non siamo noi…
Ora bisogna ricominciare da capo, passo dopo passo, ma sii sempre cosciente che non saremo mai da soli, ma saremo tutti noi a sostenerci a vicenda in questo nostro cammino. Perché fino ad ora ci hai sempre sostenuti, ed ora è arrivato il momento in cui dobbiamo sostenerti un po’ noi. Non dico che sarà semplice, ma proveremo tutti a portare un po’ di quel peso che sino ad ora hai spesso portato da solo. Mi raccomando, cerca di guardare a questo momento con quella positività che ci ha conquistati.
Faccio, quindi, appello a tutti i nostri associati, a tutte le persone che ci seguono e che contribuiscono con il loro patrimonio di idee, di non sostenerci solamente attraverso il mondo virtuale…
Nel corso della mia vita senza le molte esperienze di volontariato che ho fatto non avrei semplicemente potuto fare il percorso che ho avuto il privilegio di fare.
In questa fase di rinascita dell’Associazione voglio ricordare come la rete digitale rappresenta senza dubbio la straordinaria locomotiva della società contemporanea, ma sottolineare anche come il sempreverde autore de “I miserabili”, Victor Hugo, ci ricorda che non sono le locomotive a condurre il mondo, ma le idee.
Vuol dire, ad esempio, che salire unicamente sulla locomotiva di Facebook con il cervello vuoto, illudendosi che questo possa bastare, attraverso lo strofinamento di una tastiera, per far comparire dalla lampada di Aladino cristalli liquidi e la pronta risposta ad ogni nostro quesito, condanna a rimanere fermi, se non a schiantarsi contro il muro dell’improvvisazione e dell’ignoranza, con esiti che nessuno è ancora in grado di valutare.
L‘Associazione, reale o virtuale che sia, viceversa, è un monito contro ogni scorciatoia.
La partecipazione costa giorni, mesi, anni di fatica a chi offre con gratuità il proprio tempo e il proprio impegno.
Vorrei, poi, ricordare che i servizi erogati dalla nostra Associazione, come d’altronde dell’intero sistema del no profit, non hanno la finalità di vicariare le inadempienze del welfare sanitario e sociale né si sovrappongono a quelli pubblici e/o privati esistenti. Essi sono espressione della volontà di un’aggregazione di persone ammalate, loro familiari e volontari nel tentativo di dar vita ad un’esperienza che raggiunga livelli di eccellenza in quanto gestita dalle persone interessate. La nostra Associazione non è pertanto un Ente erogatore di servizi, ma una comunità autogestita che tende alla qualità. Purtroppo i pochi mezzi a nostra disposizione non bastano a soddisfare le aspettative dell’intera comunità di malati che a noi si rivolgono.
Da qualche mese abbiamo iniziato ad operare in Via Antonio di Vincenzo 1, nei pressi della stazione di Bologna, alle ore 18:00 del 20 luglio inaugureremo ufficialmente la nuova sede e scambieremo con i soci quattro chiacchiere sull’andamento degli impegni associativi che ci attendono, in particolare il progetto Verso Borgo Salus di cui diamo ampio risalto in questo numero della rivista.
Tutti i soci sono invitati ed è gradita la partecipazione attiva all’aperitivo auto-organizzato, portando qualcosa da condividere con gli altri.
Vi aspettiamo!
Francesco Tabacco